5 consigli per un Brand Name d’impatto

Gli ultimi post sono stati inerenti il concetto, peraltro abbastanza sfuggente e non univocamente identificabile, di BRAND.

Gli amici di Ninja Marketing, che svolgono un lavoro egregio, hanno recentemente messo su un interessante post in cui danno qualche dritta su come scegliere un Brand Name con i controfiocchi.

Il post mette in risalto l’adagio latino Nomen Omen, il nome come presagio e come essenza stessa della persona.

Un concetto peraltro condiviso da gran parte delle culture antiche, un concetto che sempre più spesso tendiamo a sottovalutare e a subordinarlo alla grandeur dell’inglese, passatemi la strana assonanza.

In giro si vedono imprese con nomi altisonanti quali global services, e che magari sono imprese di derattizzazioni locali con vita media stimata intorno ai 5 anni.

Per una volta i notai dovrebbero dire qualcosa tipo no, il termine globale va riservato a chi ha almeno 100 dipendenti.

Ciò non avviene. Ma torniamo al brand name.

Gli esperti di Ninja Marketing individuano 5 punti cardini da tenere ben in mente nella scelta del già citato brand name.
Il nome del nostro brand deve essere:

  • Assicurarsi che sia Web-Friendly
  • Semplice
  • Distinguersi dalla massa
  • In sintonia con il logo
  • Rappresentare ed inglobare l’essenza dell’azienda.

L’esperto di Ninja Marketing adduce, per chiarezza, degli esempi.
Nel primo caso dice che, qualora il nostro business fosse rivolto alle attrezzature mediche di alta tecnologia, sarebbe preferibile un sito web con indirizzo www.techmedical.it anziché qualcosa del tipo www.tchm.it.

Il nome del brand deve essere semplice, più è facile il nome del brand, più facilmente potrà diffondersi attraverso il passaparola. E più facilmente resterà impresso nella mente. In questo caso, l’esperto di Ninja Marketing  cita come esempio Xerox, un nome che, in quali tutto il mondo è diventato, in Usa poi divenuta sinonimo di fotocopia, abbia incontrato delle difficoltà di pronuncia agli inizi. E forse anche adesso.

La distinzione, necessaria per emergere, è l’anima di ogni brand, pertanto va da sé che il brand deve essere distintivo ed evocare emozione.

Il logo ed il brand non devono stridere, devono invece, interagire, sinergicamente identificandosi a vicenda, evidenziando e richiamando alla mente il prodotto. Un esempio? Apple. Lì logo e brand sono così identificativi da essere quasi interscambiabili.

Ovvio che il brand deve essere in accordo con il prodotto, se siamo una onlus non possiamo pensare ad un blog con un’aquila o un leone che, viceversa, vanno bene per altri tipi di servizi.

Dal momento che, si spera, la vostra impresa sia importante per voi, il consiglio è investire un po’ di tempo nell’immagine, nel logo e nel brand del vostro business.

 

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