Il 15 marzo del 1985 è stata una data che potrebbe diventare cruciale, importante. Come quella del 12 Ottobre 1492, come il 14 Luglio 1789, come la notte di Natale dell’800 o come Il 12 dicembre 1901. Sulle prime date non voglio offendere la vostra intelligenza, anche se le stesse date poste, da “Le iene”, agli onorevoli della Repubblica Italiana diede risultati che ancora fanno scompisciare. La notte di Natale dell’800 Carlo Magno fu incoronato Imperatore a Roma da Leone III, dando così vita all’impero carolingio. Il 12 dicembre 1901 è stata una data importante per Guglielmo Marconi. Il 12 Dicembre del 1901 ci fu la comunicazione che costituì il primo segnale radio transoceanico.
Ma il 15 marzo 1985? Il 15 marzo 1985 venne registrato il primo dominio .com della storia: symbolics.com appunto, che oggi è un semplice blog. Di lì a pochi giorni ne furono registrati altri: BBN.com è del 24 Aprile. Un mese dopo arrivò think.com, poi MCC.com e DEC.com.
Apple si registrò il 19 febbraio 1987, mentre Microsoft nel1991. Ora ci sono ben 84 milioni di nomi registrati.
Il 13 marzo del 1989 invece il ricercatore inglese del Cern di Ginevra, Tim Berners-Lee, progettò un innovativo sistema di gestione dell’informazione per agevolare lo scambio delle informazioni tra gli scienziati del Cern ed i loro colleghi nel mondo. Il sistema ideato da Tim Berners-Lee consentì agli scienziati di operare tramite la rete Internet con uno strumento testuale e grafico. Il protocollo WWW permise infatti di navigare in modo ipertestuale, semplificando notevolmente la precedente modalità testuale.
I domini compiono dunque un quarto di secolo.
Auguri al .com, al .it, al .net, al .org, al .biz e così di punto in punto.
Auguroni a tutti, anche se in alcune parti del mondo la rete, e quindi i domini, son ancora oggi oggetto di censura, vittime della nuova caccia alle streghe, con domini messi all’indice da governi che hanno interesse a occultare e insabbiare, a controllare e propagandare le loro di idee.
Ma il sommo poeta Dante soleva dire, con parole ben più auliche delle mie, che non è possibile imprigionare la verità, la quale, come le lingue del fuoco, tende sempre, e solo, verso l’alto.
Già adesso video-choc e coraggiosi internet-reporter stanno facendo più danni di tanti intrighi di palazzo e di tanti tentativi di rivoluzione armata.
L’auspicio è che queste tecnologie possano servire ad innescare rivoluzioni sociali sfruttando “l’onda anomala” della rete e l’azione globale della stessa.
Uno Tsumani che diverse persone potenti e diversi governi hanno già imparato a temere.
Marzo è sicuramente un mese legato alla rete. Curioso come il 25esimo compleanno di .com arriva ad appena cinque giorni dopo il decimo anniversario dell’esplosione ufficiale della bolla dotcom.
Quella che lasciò poi sul campo tanti feriti e morti (anche Worldcom), la bolla che fece tramontare i sogni di arricchimento facile degli italiani, il picco che ridimensionò tante imprese (ci fu un momento nel quale bastava avere un .com e frotte di investitori accorrevano al tuo capezzale) e ridistribuì le cose.
Bisogna ricordarlo perché, rammendando le parole di John Kenneth Galbraith “il BELLO del sistema capitalistico è che ogni tanto vi succede qualcosa per cui il denaro viene separato dai cretini.”
Ricordatevelo quando cercherete, e sarete convinti, di cavalcare la prossima onda.
Ad ogni buon conto auguroni a tutti i domini da www.puntoblog.it