L’economia, e le materie collegate, sono discipline strane. Le principali teorie economiche, il keynesismo e il neo-liberismo di stampo reaganiano, sono state elaborate da due persone con una formazione matematica: John Maynard Keynes e Milton Friedman.
Per quanto riguarda invece i complicati prodotti che sono alla base della crisi attuale il merito lo si deve a strumenti analitici ed equazioni messi a punto o presi in prestito a matematici, fisici ed ingegneri.
Una nuova prossima esaltante frontiera sarà quella di coinvolgere nel marketing i neurologi.
Più in particolare detti esperti dovranno aiutare e coadiuvare gli esperti del marketing nella scelta di immagini, suoni e parole in grado di far presa su noi consumatori, regalandoci l’illusione della scelta consapevole, ma di fatto orientandoci nella scelta. Ma su cosa devono far leva? Sul nostro cervello antico, quello che ci ha permesso di sopravvivere nella savana millenni fa, il cervello limbico, in questa parte del cervello sono conservate e memorizzate le paure, la rabbia, i nostri sentimenti più primitivi. Quella parte del cervello ha un unico e
semplice obiettivo: farci sopravvivere.
Esistono poi parti del cervello più recenti che sono più razionali e sono quelle che ci permettono di ragionare. E di mentire.
Il cervello limbico invece reagisce a semplici impulsi: individuazione amico/nemico, mangiare, fare sesso.
In primis gli esperti di neuromarketing desiderano presentare il prodotto come amico. Il cervello limbico funziona come un trasponder IFF (identification friend or foe) usato per i caccia da combattimento. Il nostro prodotto dovrà essere friend per il consumatore.
Non vi ricorda la moda del I Like di Facebook?
Per mangiare s’intende la mera sopravvivenza, che è avvenuta anche perché abbiamo imparato, millenni fa, che “l’unione fa la forza”, quindi la condivisione, e che le probabilità di sopravvivere aumentano se ci si aiuta. Siamo animali sociali, inclini a ricevere e dare. Ecco perché siamo attratti dallo sconto e dal regalo supplementare.
Per quanto riguarda il sesso trattasi dell’istinto di sopravvivenza, di tramandare la linea di sangue.
E ciò spiega l’uso negli spot, anche per piastrelle e mattonelle, di operaie seminude.
L’immagine deve attivare un impulso primario.
Mostrare persone attraenti stimola necessità di riprodursi.
Adesso non ti resta che progettare un sito web o un e-commerce pensato per stuzzicare con colori, immagini, suoni, parole e funzioni il cervello limbico…