Ebook, analisi della nuova arena competitiva

E siamo qui a parlare ancora una volta di ebook, della rivoluzione prossima futura nel settore dell’editoria. Questa volta vogliamo provare a tracciare insieme (con l’aiuto dei vostri commenti) i contorni della nuova arena competitiva, quella digitale e di domani, a partire da quella attuale. Metteremo a confronto libri cartacei e libri digitali, e quelli che io ritengo gli attori di oggi e di domani. In un mondo ideale si passerebbe da un gioco sbilanciato a favore degli editori ad uno nettamente a favore dell’autore. In un mondo ideale. Ma sarà così?  
Editore oggi: è il soggetto che guadagna di più. In alcuni casi è anche giusto in quanto trattasi di un imprenditore che corre il rischio. Solo che nella stragrande maggioranza dei casi, con punte altissime tra piccoli e medi editori (che poi rappresentano una fetta rilevante del totale), gli stessi editori dividono il rischio imprenditoriale chiedendo soldi agli stessi autori. In qualche caso e per alcuni argomenti si è comportata in questo modo anche una big come Mondadori.
Editore domani: è a rischio estinzione. Un meteorite digitale e tecnologico rischia di spazzarlo via. Oggi come oggi è quello che rischia di più, se prima era il necessario demiurgo tra un autore ed il suo pubblico adesso non lo è più. Non con la fioritura di piattaforme che si sta avendo.
Agente oggi: preziosissimo punto di riferimento, oggi, degli autori o aspiranti tali, sono quelli a metà, i broker, i mediatori che fanno sì che le cose (la pubblicazione con un editore) accadano. Ovvio che non tutti passano attraverso un agente, ma se ce l’hai è meglio. Fai meno fatica.
Agente domani: sarà ugualmente importante, non vi dimenticate dello scherzetto che Andrew Wylie stava cercando di rifilare ad un colosso come la Random House.
Autore oggi: i big sono delle autentiche celebrità, semidei osannati anche in caso di flop. I restanti si trovano costretti ad elemosinare attenzione e pubblicità.
Autore domani: in un mondo ideale sarebbe l’attore protagonista in quanto il creatore del servizio e dell’emozione. Più prosaicamente i big si arricchiranno sempre di più, mentre il resto degli autori se la passerà meglio in virtù di (si spera) maggiori royalties; la percentuale di royalties dovrà comunque fare i conti con una politica di prezzi però molto aggressiva, dove il free sarà tanto.
I big si comporteranno come i Damien Hirst di turno e se ne fregheranno dei Larry Gagosian ma il resto dovrà giocoforza ricorrere sempre a qualche intermediario. Saviano, Faletti e Carofiglio non ne avranno bisogno, ma Cottafava, Chiappara e Muntasser sì.

I blog e i social potranno diventare i pr, i promotori, gli addetti stampa che diranno la loro nel lancio di un prodotto, in questo caso un ebook. E con qualche buon accordo anche ricavare una percentuale sulle vendite.

Ma sarà veramente così la nuova arena competitiva? Aspetto i vostri feedback

2 commenti su “Ebook, analisi della nuova arena competitiva”

  1. Sicuramente le librerie dovranno adeguarsi alla vendita dei libri in digitale e anche dare la possibilità di sfogliare ( con un e-reader) un e-book.

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