Internet e progresso: quando il “cuggino” rischia di rovinare il mercato

creazione di siti webQuando si parla di internet, oggi, tutto sembra più alla portata di tutti. Fino a qualche anno fa, parole come Facebook, Twitter, wireless o notebook erano davvero difficili da apprendere per i non avvezzi alla tecnologia.

Per fortuna, però, il progresso l’ha fatta da padrone ed in pochi anni si è riusciti ad avere le idee decisamente più chiare riguardo il mondo di internet e tutte le trasversali che lo attraversano imperterrite.

Oggi, cari amici, anche fare web è diverso: ci vogliono competenze specifiche, grande caparbietà ed un’instancabile passione. Bisogna saper emergere, perché, come diceva qualcuno in questi giorni “un sito web lo sa’ fare anche un bambino di 15 anni per 50 euro!”; stendiamo un velo pietoso su questa teoria, perché ognuno deve fare il proprio mestiere. Se, ad esempio, cerchiamo un’agenzia di creazione siti web professionale per un portale istituzionale o che debba avere parecchie funzionalità, non possiamo di certo affidarci al ragazzetto di turno!

E’ vero che il progresso tecnologico fa bene ad un paese, ma è pur sempre vero che non bisogna rubare il mestiere a chi lo fa con professionalità; il rischio è quello di distruggere il mercato, proprio come sta accadendo per certi versi in Italia, dove a furia di affidarsi a ragazzini e amatori del web, si è finiti per screditare il lavoro ed i prezzi di chi lavora da anni con competenze specifiche, una struttura adeguata e dipendenti con diversi compiti (grafico, programmatore, seo specialist, ecc.).

Oggi, purtroppo, capita di presentare un preventivo di 1000 euro ad un cliente per la costruzione da zero di un portale ecommerce e vederselo rifiutare perché troppo costoso. D’altronde, finchè ci sarà il “cuggino” di turno che installa un cms bello e pronto, crea una sottospecie di layout con Photoshop e consegna in 10 giorni alla modica cifra di 300 euro, chi lavora nel settore come professionistia del web sarà costretto a lottare contro questi luoghi comuni, sempre più simili a degli invincibili mulini a vento.

E lo studio del progetto? I contatti belli in vista? L’assistenza annuale? Ed il sito in “noindex”, irraggiungibile da motore di ricerca?

Chissenefrega, tanto ho risparmiato un bel po’ di quattrini!

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