Le ONG impegnate nei soccorsi nel Mediterraneo

Sono diverse le ONG impegnate nei soccorsi nel Mediterraneo, che operano per aiutare migranti e rifugiati che cercano di attraversare il mare per raggiungere l’Europa.

Queste attività di ricerca e soccorso sono gestite dall’Mrcc (Centro di coordinamento del soccorso marittimo) della Guardia costiera italiana, mentre i porti sicuri di destinazione vengono indicati dal ministero dell’Interno, che coordina anche i servizi a terra, inclusi accertamenti sanitari, identificazione e accoglienza. Le navi delle ONG sono quindi posizionate in acque internazionali e, una volta ricevuta l’allerta dell’Mrcc o individuata autonomamente e segnalata la nave in difficoltà, intervengono tempestivamente con il soccorso.

Queste operazioni, come l’azione di Medici Senza Frontiere per i migranti nel Mediterraneo, salvano ogni anno migliaia di vita.

Perché le ONG operano nella ricerca e soccorso in mare

Le ONG nascono per occuparsi di cooperazione internazionale allo sviluppo, operando in ogni luogo dove è necessario e intervenendo attivamente per ripristinare una condizione di vita dignitosa. Lo fanno in modo concreto anche in mare, tramite ricerca e soccorso, per rispondere al picco del numero di traversate del Mar Mediterraneo e per ridurre le persone che ogni anno perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa.

Con l’uso di binocoli, questi equipaggi ricercano attivamente la presenza di barconi in stato di difficoltà, oppure si attivano su segnalazione ricevuta dal Centro di Coordinamento della Guardia Costiera.

Si tratta di persone che fuggono da guerre o da Paesi sconvolti da povertà, carestie e dittature per cercare una possibile sopravvivenza in Europa.

Come operano?

Le Ong lavorano con piccole e medie imbarcazioni, nel pieno rispetto del diritto marittimo internazionale, delle leggi internazionali e dei principi umanitari. Operano in collaborazione con l’Mrcc e a stretto contatto con la Guardia Costiera Italiana, responsabile del coordinamento dei soccorsi in mare e che indica il porto sicuro dove effettuare lo sbarco. È appunto il centro di coordinamento a definire come e quando intervenire per effettuare il soccorso e a indicare il porto sicuro dove effettuare lo sbarco.

Ogni volta che viene effettuato un “recupero in mare”, lo staff delle ONG identifica le persone che hanno bisogno di cure immediate che vengono visitate nell’ambulatorio medico di bordo (o portate rapidamente altrove in elicottero o motoscafo quando la situazione è più grave) e garantiscono anche un primo supporto psicologico.

Come le ONG finanziano le operazioni di ricerca e soccorso in mare

Le ONG sono Organizzazioni indipendenti non governative che operano senza scopo di lucro. I finanziamenti per le attività e i progetti svolti, compresa la ricerca e il soccorso in mare, provengono interamente da privati di tutto il mondo sensibili alla causa, non da fondi pubblici o dai governi.

Grazie a questa indipendenza economica, dietro ogni azione delle ONG non ci sono interessi di nessun tipo, se non quelli delle persone che si trovano in difficoltà e la volontà di intervenire dove ce n’è più bisogno, slegati da qualunque altro obiettivo.

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