Google sta facendo da qualche ora, a cavallo del nuovo anno, l’aggiornamento del pagerank. Anche se moltissimi esperti avevano detto che il motore di Montain View non avrebbe più fatto upgrade del discussissimo PR, google smentendo tutti lo ha aggiornato un’altra volta. Chissà perchè!
Ormai quati tutti i SEO sono d’accordo nel dire che il pagerank non influenza minimamente le posizioni nelle SERP di Google, ma allora perchè se non serve più l’ideatore di questo paramentro continua ad aggiornarlo? Qual è il suo obiettivo?
Qualcuno pensa che sarà l’ultimo upgrade prima dell’avvento di Caffeine, o di altri algoritmi basati sull’autorevolezza e la reputazione del sito, altri invece pensano che il Pagerank sia comunque indicativo per valutare il Trustrank ( il presunto valore che Google ha sostituito al PR).
Personalmente mi associo a tutti i SEO che pensano che il PR non influenza le SERP, infatti spessissimo mi succede di posizionare siti con PR=0 contro siti con PR >0, con risultati eccellenti. Conosco anche molti SEO che pensano che Google mantiene il PR vivo per fuorviare le scelte di sconsiderati e inesperti SEO che si illudono che aumentando il PR aumentano la posizione del loro sito.
Un’altra schiera di SEO stanno prendendo in considerazione l’idea di un parametro che tenga in conto anche la contemporanietà dell’informazione scritta nella pagina. Infatti con l’algoritmo del PR un’informazione fresca rischiava di restare in basso nelle SERP perhè non poteva avere un PR elevato, mentre oggi, da statistiche di Goggle il 40% delle ricerche sono fatte da utenti che cercano un’informazione almeno recente per non dire della stessa giornata. Si parla quindi che Google stia sviluppando un algoritmo che tanga in considerazione sia l’autorevolezza della fonte e della pagina che il momento in cui è stata pubblicata.
Noi di Puntocomunicazione pensiamo che ormai stiamo alle porte di una rivoluzione del mondo dei motori di ricerca. Ancora non vediamo sviluppato in nessun motore generalista come Google, Yahoo, Bing un istema di ricerca semantica ben fatta. Cioè una ricerca che capisca concretamente il senso della ricerca effettuata. Per rendere il concetto ancora più semplice, quando il motore sarà in grado di capire, dal senso della frase se la parola “pesca” è relativa al frutto o allo sport allora i risultati delle ricerche saranno eccezionalmente più pertinenti. Questo porterà sempre più vantaggio ai SEO che fanno il loro lavoro senza la ricerca spasmodica dei “trucchetti” per fregare Google.
Comunque ora partirà, come ad ogni aggiornamento, il confronto tra WebMaster sul saliscendi dei PR.
A voi come è andata?