Ottimizzare le pagine è solo la base per il posizionamento sui motori di ricerca

Quando, 7 anni fa, ho ottimizzato il primo sito per i motori di ricerca, il mondo SEO era in un’epoca totalmente diversa. Per chi si ricorda, erano importanti dei fattori che oggi, invece, non vengono più considerati. Il cambiamento è avvenuto ad una velocità tale che se venisse fatta un’analogia con il settore delle auto, si potrebbe affermare che un anno per il SEO è paragonabile a 20 anni di innovazione delle teconologie sulle auto.

Il cambiamento è avvenuto soprattutto sul fatto che prima il lavoro del SEO era soprattutto di ottimizzazione on the page, in base alla programmazione del sito e al testo all’interno delle pagine. Aveva un senso inserire il sito in molte directory e impazzava il mito del PR. C’era la corsa a chi lo aveva più lungo ( non ricordo bene se già esisteva il trattino sulla toolbar di goole, ma sui forum impazzavano le strategie per aumentare il PR).

Negli utlini anni il mondo SEO viene rivoluzionato dai cambiamenti di internet e dalla lotta continua alle pagine Spam da parte soprattutto di Google. Non è solo cambiato nelle regole dell’ottimizzazione delle pagine ma soprattutto per quello che riguarda i concetti di link popularity, PageRank e Trustrank.

Oggi, posso affermare, che è molto più importante una politica ben fatta di link building e di azioni per aumentare il trustrank che non la semplice ottimizzazione SEO delle pagine. Mi rendo conto che questa affermazione ammazza un po’ il lavoro classico del SEO di base, ma è inutile illudersi, l’ottimizzazione della pagina rende un buon risultato solo nei casi di mercato poco concorrenziali.

Quindi non bisogna più ottimizzare le pagine?

Ovviamente bisogna assolutamente ottimizzare le pagine. Ma con la consapevolezza che è solo la base del SEO.

Cosa bisogna fare allore per operare un SEO performante?

  1. Bisogna di base ottimizzare le pagine senza eccedere nel lavoro, e senza esagerare, infatti bisogna fare attenzione alle sovraottimizzazioni, che creano penalizzazioni molto deleterie, sia alla posizione della pagina nelle SERP sia al trustrank generale del sito.
  2. Lavorare molto sul link building. Attenzione ad eccedere nell’acquisto dei link all’interno dei siti, e attenzione a non cadere nello stuffing di anchor text. Il link building va studiato e pianificato.
  3. Curare la matrice di link interna al sito. In genere, la si può fare anche in un secondo momento quando il sito è cresciuto. Ma l’ideale è costruire una strategia sulla matrice di link interni progettandola prima della creazione del sito.

In conclusione, è bene ottimizzare le pagine ma è meglio concentrarsi sulle strategie off the page!

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