I moderni guru del marketing e della leadership sono soliti usare locuzioni quali: i 7 passi per.., i 10 comandamenti per.., le 3 azioni per.., le 5 mosse per…, bastano 100 giorni per diventare…
Lungi dal voler diventare, o anche solo presumere, di essere anche noi di Puntoblog dei guru (tempo fa ci fu un successo editoriale assolutamente non pianificato dal titolo “Il privilegio di essere un Guru” di Lorenzo Licalzi, Fazi) vogliamo, nondimeno, dare il nostro contributo con dei preziosi consigli.
Ci rivolgiamo alle imprese ed alle attività commerciali in senso lato che sono ancora titubanti verso questa nuova forma di comunicazione (sicuramente) e promozione (ancora in fieri ma, come vedremo, con buone prospettive).
Vogliamo dirvi, noi di Puntoblog, perché è bene essere presenti sui social media.
Lo faremo con i nostri consigli e con dei titoli/paragrafi non-convenzionali, dopotutto abbiamo già detto che non siamo, e né vogliamo passare, per seriosi guru e perché il concetto non convenzionale ci piace. E’ cool. E allora:
· Onda Anomala: I Social Media sono oggi l’attività online prevalente, anche più della visione dei filmati porno e dell’uso delle e-mail (che sono crollate!). Tutto ciò, solo due anni fa sarebbe stato inconcepibile. Prima dell’onda anomala, dello Tsumani Social Media.
· Tempi e Persone: Circa 2/3 degli utenti internet visitano almeno un social media. Il tempo che vi si trascorre cresce ad un ritmo triplo rispetto alla crescita di Internet. Ad oggi è stimato in circa il 10% totale il tempo speso, sul totale del tempo online, sui social media.
· Prosumer all’attacco: I Prosumer sono i consumatori attivi, quelli in grado, sfruttando l’onda anomala, di orientare altri consumatori. In alcuni post abbiamo già detto, caso Johnson&Johnson, cosa possono fare. Immaginate cosa possa significare una pubblicità negativa passata sui social media. Una cattiva customer experience potrebbe essere la vostra rovina. Una buona reputazione il vostro volano. i social media sono diventati la fonte più influente nell’aiutare i consumatori a prendere decisioni di acquisto. Il super-fresh web obbligherà i brand ad entrare in relazione con i consumatori. Ricordate il caso nelmulinochevorrei?
· Facebook-Nation. Numeri impressionanti. Facebook ha vinto la social networking war. Se Facebook fosse una nazione, sarebbe più grande degli Stati Uniti e la terza nel mondo. Il social di Mark Zuckerberg (ma non dimentichiamoci di Dustin Moskovitz e Chris Hughes!) è cresciuto di circa 200 milioni di utenti in meno di un anno. Su Facebook si spendono circa 5 miliardi di minuti al giorno, e vengono condivisi ogni settimana 1 miliardo di link, contenuti, foto. Con molta probabilità i tuoi competitor ci sono già, così come i tuoi clienti. Non credi sia opportuna anche la presenza del tuo business? Non pensarci troppo..
· Prima di sparare pensa. E ascolta. Prima di dire, di giudicare, pensa. Il consiglio è di pensare un po’ meno a campagne e campagne di marketing e prestare ascolto alle conversazioni, ai rumors della rete. Ascolta il battito dei social media, dovrà essere quella la tua frequenza. E magari inizia a cinguettare. Tweet tweet Twitter. E dopotutto, ma secondo voi Alessandro Magno, Giulio Cesare, Carlo Magno, Napoleone passavano le nottate a discutere dei centimetri di distanza sui reparti o attingevano ad altre “sensazioni”?
Ciao! Ho trovato il vostro articolo tramite un Google alert, e devo farvi i miei complimenti. Ben scritto, niente “gurismi” (io sto scrivendo un e-book, assolutamente da NON guru, proprio su questi argomenti e proprio con questi toni, e proprio rivolto ai piccoli imprenditori… la direzione è questa, e lo sarà sempre più… chi ci sarà vivrà, gli altri avranno vita dura. Complimenti ancora!
Anche a me non piacciono i “gurismi”!
Anche se va molto di moda, nel mondo del web marketing, proclamarsi “guru”. Preferisco una comunicazione semplice e diretta!
necessita di verificare:)