Marketing e turismo, per lanciarsi bisogna partire dal web, anzi dal web marketing

Girando girando per i meandri della Rete, mi sono accorto di un articolo, anzi di questo articolo.

Marketing e turismo, per lanciarsi bisogna partire dal web.
La Spezia. Si riparte dal web, per questo motivo Legacoop Liguria ha organizzato un corso di web marketing per le cooperative turistiche associate.
Quaranta sono le cooperative iscritte e trenta quelle già impegnate nei corsi.
Il corso rientra all’interno di un progetto più ampio: “L’obiettivo è quello di creare di una guida cartacea e online per dare visibilità a queste cooperative soprattutto tra i soci del movimento cooperativo stesso” illustra Roberto La Marca responsabile regionale di Legacoopturismo.

Ostelli, rifugi, agriturismi, ma anche attività di pescaturismo: “le 30 cooperative turistiche che si sono impegnate oggi nella prima lezione del corso offrono un ventaglio di proposte turistiche molto interessanti che vogliamo mettere a conoscenza dei nostri soci anzitutto, ma anche ovviamente del mondo esterno”.

Il corso è tenuto da Roberta Milano, docente di marketing ed esperta di comunicazione online: “Oggi internet ha impattato sul turismo in maniera molto forte, quindi è necessario che le imprese che si occupano di turismo imparino a prendere dimestichezza con la rete, con il suo linguaggio e con la sua grammatica. Questo è molto utile soprattutto per quelle nicchie che vengono cercate molto lato domanda mentre lato offerta non riescono a comunicare le proprie specificità”.

Aprire un sito, un blog o una pagina facebook però non significa saper comunicare online e l’obietivo principale di questo corso è insegnare ad ascoltare la rete.
Il post lo trovate qui

Difficile non essere in accordo con simile parole. E’ però altrettanto difficile credere che gli enti e le istituzioni faticano ancora, nel 2012, a pensare al web come un veicolo di promozione per una zona, una città, una regione e –perché no?- per uno Stato.

Eppure si potrebbero contenere i prezzi senza togliere niente, assolutamente niente, ad uno strumento, il web, che di per sé è globale.

Ed invece… Ed invece quante volte ci siamo imbattuti in siti di enti, in non rari casi anche governativi, che funzionavano male, che erano poco user friendly, che erano poco o per nulla aggiornati, che, in una parola, erano obsoleti o non più funzionali? Siti difficili da consultare; siti nei quali anche un semplice download diventava una impresa.

L’iniziativa riportata su cittadellaspezia dovrebbe essere ormai cosa usuale ovunque. Purtroppo così non è. Ed allora, mi chiedo, a cosa serve avere il paese con il maggior numero di siti patrimonio dell’umanità, ben 47 siti, se non riesce a pubblicizzarli e promuoverli come si deve oppure usando ogni mezzo?

2 Comments

  1. Luca 23 Febbraio 2012
  2. Viaggiatrice trivago 12 Maggio 2012

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