Come aumentare le visite al proprio ecommerce gratuitamente

L’errore che la maggioranza dei miei clienti, quando mi commissiona la realizzazione un sito ecommerce, è quello di illudersi che con la messa online dello stesso, per magia arrivano molte visite e molti ordini. Ovviamente e purtroppo non è così!

Anzi è proprio il contrario. Per poter ricevere molte visite, e soprattutto visite targettizzate di potenziali clienti che cercano proprio i prodotti commercializzati sull’ecommerce, bisogna lavorare online molto o investire soldi in pubblicità.

Esistono, comunque delle strategie per aumentare le visite al proprio ecommerce gratuitamente.

Di seguito ne vedremo alcune:

A) Siti di annunci. Il primo passo per far conoscere sulla rete il proprio ecommerce è quello di sfruttare siti di annunci gratuiti famosi. Tipo bakeka, kijiji, ebay annunci e tanti altri. I vantaggi possono essere oltre alle visite che provengono dagli annunci anche la possibilità, in alcuni di inserire dei link al proprio sito e quindi migliorare il posizionamento organico.

B) Article Marketing. Scrivere articoli di recensione dei prodotti venduti su siti di recensioni e altri siti permette di aumentare il numero delle pagine online che parlano dei propri prodotti sui motori di ricerca. Se esiste la possibilità di inserire dei Back Link aiuta anche il posizionamento organico del proprio ecommerce.

C) Aggregatori di annunci. Una risorsa favolosa sono gli aggregatori di annunci. Se il proprio ecommerce ha i feed rss è possibile far pubblicare i propri prodotti sugli aggregatori di annunci.

D) Comparatori di prezzi. Questa risorsa è la più importante tra quelle inserite in questo post. Se ben utilizzata arrivano al sito visitatori molto interessati ai prodotti inseriti sul proprio ecommerce, i visitatori ideali perchè sono quelli che maggiormente si possono trasformare in clienti. L’unico problema dei comparatori di prezzo è che tutti quelli famosi sono a pagamento, si paga ogni volte che arriva un click su un prodotto del nostro sito ecommerce. Ma cercando bene in rete esistono ancora delle risorse gratuite. Infatti la maggioranza dei comparatori partono come risorse gratuite, e poi, quando hanno raggiunto un buon livello di visite e di conversioni (click/visite) diventano a pagamento. Anche se questo post parla delle startegie gratuite per ottenere visite, per i comperatori, a volte il costo click è davvero conveniente, dai 0,005€ ai 0,20€, per moltissimi prodotti molto ma molto meno della pubblicità di Google

Queste sono le risorse gratuite più performanti per ottenere visite gratuite al proprio ecommerce.

Io consiglio sempre di fare azioni combinate per ottenere visite al sito, sia gratuite che a pagamento.

8 commenti su “Come aumentare le visite al proprio ecommerce gratuitamente”

  1. Più che di pubblicità (termine ormai troppo allargato) andrei a parlare principalmente di strumenti di Comunicazione e marketing ad hoc oltre che un buon utilizzo di attività di Relazioni pubbliche e relativa campagna di stakeholders engagement.

    Purtroppo il budget (il più delle volte stretto) è sempre vincolante e quindi bisogna utilizzare strumenti che massimizzino i risultati in termini di costi (anche il tempo è un costo) quindi vada per tutto quel che è gratis ma sempre con una logica strategica di fondo e ben utilizzati (etica e auto deontologia in primis) altrimenti si trasforma in spam che specie nel medio e lungo termine taglia letteralmente le gambe all’azienda.

    vorrei aggiungere alcune tecniche come il SEM: Search Engine Marketing che ottimizza la ricerca nei motori di ricerca e il social media marketing che se ben utilizzato può essere svolto dai titolari degli e-commerce producendo risultati tangibili/concreti specie nel medio e lungo termine.

    Nel breve termine?
    tutti gli strumenti di comunicazione “above the line” sono i preferiti e anche qui bisogna selezionare i migliori che rispondano alle esigenze legate sempre al budget purtroppo ma ce ne sono diverse che possono essere integrate a quelle già viste e che facilmente potenziano i’attività stessa). Esempio: la pubblicità su facebok (oggi anche su twitter).

    una cosa è certa e quoto quanto riportato in questo post:

    “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo”.
    Henry Ford

    io oggi la chiamo Comunicazione per declinazione professionale 😉

  2. Sono daccordo soprattutto sul fatto che anche il tempo ha un costo!

    Spesso, e parlo per esperienza con i miei clienti, qualche azienda preferisce prima effettuare delle operazioni gratuite e poi investire in pubblicità.

    In un prossimo post penso che parlerò proprio delle opportunità a pagamento che ci sono per pubblicizzare un sito ecommerce. Dai comparatori alla pubblicità Adwords, dai social a ebay, dai consulenti che ti vendono i prodotti online al dropshipping, ecc…

  3. Il punto fondamentale che il cliente “deve” capire è che l’utente guarda/controlla internet, a prescindere che alla fine acquisti online oppure fisicamente in negozio. Per promuovere questo il nostro comparatore prezzi stiamo offrendo a tutti i possessori di ecommerce la possibilità di inserimento gratuito. Il tempo che richiede questa operazione per il proprietario di ecommerce è poco (se è strutturato bene, prevede già questa opzione), e alla fine permette di ricevere nuovi potenziali clienti e coprire più settori. E’ una proposta/test che durera qualche mese. Aspettiamo quindi le richieste per http://www.baltazar.it/negozio/ e tra qualche tempo se volete vi faccio sapere come è andata.
    Grazie

  4. Grazie Franco di averci segnalato il tuo comparatore di prezzi ( che io reputo un’eccellente strategia per aumentare le visite al proprio ecommerce)

    Ottima l’offerta di inserimento gratuito per il primo periodo.

    Facci sapere come cresce il tuo progetto che potremmo anche creare un post ad hoc

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