Il gruppo Facebook “Quando io ero piccolo…” aiuterà i bimbi in Eritrea !!

Ci sono frasi che un bimbo sente con una certa frequenza, cose del tipo “C’era una volta..” oppure “Quando io ero piccolo”.
Parole che hanno il potere di emozionare il bimbo portandolo in una dimensione fantasy o epica, il bimbo sull’onda di quelle parole si troverà catapultato, in mondo di draghi ed elfi, di maghi cattivi e bellissime regine.
In quei sognanti, universi paralleli e perduti, i genitori spesso sono immaginati come eroi pieni di poteri, scintillanti e skillati come i migliori avatar dei giochi di ruolo.
Spesso però il “Quando io ero piccolo…” altro non è che il preambolo a qualche rimprovero o punizione, e lì si scatena la fantasia del genitore descrivendo infanzie cupe che neanche Charles Dickens, roba da far sempre Remy (e questa è roba di quando io ero piccolo..) il bimbo più fortunato del mondo.
Non sempre eh, perché c’è anche il genitore ancora più sadico che invece fa balenare i tempi della sua infanzia come un eldorado perduto.

In ogni caso i bimbi hanno un bisogno quasi fisiologico di sentire e nutrirsi di storie.

La figlia di Alberto Giarrizzo, un consulente economico siciliano, ama sentire le storie raccontate dal padre.

Alberto Giarrizzo ha avuto l’idea di scriverle un raccontino e di fondare su Facebook un gruppo “Quando io ero piccolo..”, e lì ha postato il primo raccontino online per la figlia e non solo. Il gruppo Facebook “Quando io ero piccolo..” in meno di un anno oltre duemila iscritti e vi si possono trovare oltre duecento raccontini del genere “Quando io ero piccolo..” .

L’iniziativa, simpatica e creativa, è andata oltre Facebook ed il gruppo in quanto le prime duecento storie sono diventate un libro ed un’antologia che può essere acquistata sul sito annulliamoladistanza.org .

Il ricavato sarà devoluto al progetto di un reparto di Ortopedia Pediatrica per aiutare dei bimbi in Eritrea.
Non sappiamo quando effettivamente se ne potrà ricavare, ma è una iniziativa concreta capace di far capire che si può aiutare in tanti modi. Anche solo con le parole.
E che la capacità connettiva di Facebook e di progetti come “Quando io ero piccolo..” può rappresentare una svolta anche per quanto riguarda le iniziative di aiuto e per le associazioni no-profit.

5 Comments

  1. Walter Castaldo 25 Giugno 2010
  2. admin 25 Giugno 2010
  3. augusto montaruli 2 Luglio 2010
  4. admin 2 Luglio 2010
  5. lorenzo 16 Ottobre 2010

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