Tempo di compleanni questo 2011. Facebook ha da poco compiuto 7 anni, YouTube va per i 6, Zagor per i 50 (okay, zagor non c’entra), Flickr per i 9. Wikipedia ha festeggiato a metà Gennaio i 10 anni.
Potremmo dire i 10 anni che hanno sconvolto il mondo. Io dico di sì, e senza esagerazioni. Le potenzialità del web sono esplose quando un termine è cominciato ad entrare in testa alle persone. Quale termine? La parolina wiki. Se provate a chiedere in giro cosa significa la parola wiki in tanti vi risponderanno vagamente sull’etimo, ma non sulla funzionalità.
A tutti verrà in mente la parola partecipazione. E da lì a Wikipedia, l’enciclopedia scritta (e controllata, badate bene!) dagli internauti, il passo sarà breve. Il termine wiki darà sempre l’idea della partecipazione, dell’impresa collettiva, dell’interattività. I soloni della Futurologia avevano profetizzato un mondo connesso, ma penso nessuno avesse previsto, non più tardi di 10 anni fa, le capacità di condivisione e di partecipazione che abbiamo oggi con i social, con i blog e non solo. Tutto ciò che sul web ha un qualche elemento di statico e di ingessato viene visto come qualcosa di vintage, un reperto digitale, magari da osservare con la stessa curiosità che riserviamo ad un fossile, ma nondimeno con il quale non vogliamo avere a che fare.
Wikipedia in questi anni ha fatto dei passi da gigante. Se sino a qualche anno fa era molto aggiornata sugli amori di Sara Tommasi e di Elisabetta Canalis, ma non aveva una voce per Andrei Okounkov, Medaglia Fields nel 2006, o per Aaron Klug, Nobel per la Chimica nel 1982, adesso non è più così. Adesso vi trovate le voci relative a Okounkov e a Klug.
E quelle su Belen e Giulia Montanarini. Poi è molto migliorata la qualità, grazie al contributo, alla partecipazione degli utenti. Qualcuno si è spinto un po’ più in là parlando di Wikinomics, di un nuovo modo di intendere l’economia ed il modo di fare impresa, un modo di fare impresa aperto e non chiuso. Un modo di fare impresa che chiede e dà aiuto attraverso i nodi della rete. Un esempio? La storia di Rob McEwen e della Goldcorp è stata una delle prime, se non la prima, raccontata da Puntoblog, proprio a sottolineare lo spirito wiki che ci pervade.
Ed allora, anche se in ritardo facciamo gli auguri a Wikipedia ed al suo ideatore, Jimmy Wales. Uno che, insieme a Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim (i fondatori di YouTube), e insieme a Niklas Zennström e Janus Friis (quelli di Skype), ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, imparare e lavorare con la Rete.
Buon compleanno Wikipedia e forza Wales.
Questi siti citati,in effetti hanno cambiato il modo di vivere di molte persone, dalla ricerca di informazioni alla comunicazione con altri individui.
Chissà cosa ci riserva il futuro.
Buona giornata